sabato 3 giugno 2017

C.V.A è pagata dai cittadini : chi ha il diritto di venderla?


Nel 2000, per comperare 26 centrali idroelettriche dell'ENEL la Regione Valle d'Aosta ha impegnato la bella somma di 800 miliardi di lire (stiamo ancora pagando le rate del mutuo acceso allora: 23 milioni di euro all'anno sino al 2021).
Se si dividono 800 miliardi di lire per 128.000 si scopre che, mediamente, ciascun valdostano ha contribuito alla creazione di CVA con la cifra di 6,250 milioni di di lire (3.228 €).
Dal momento che CVA è stata creata con i nostri soldi NOI CITTADINI VALDOSTANI SIAMO I VERI AZIONISTI DI CVA, NON LA FINAOSTA.
Con quale mandato la Finaosta si permette di vendere una parte di CVA?
Come può pensare la Regione (che controlla Finaosta) di fare cassa vendendo una società che ci appartiene senza neppure chiederci il permesso? Senza dirci cosa intende fare con i soldi che incasserà?
I nostri governati si comportano come se le risorse della Valle d'Aosta fossero a loro completa ed esclusiva disposizione, non è cosi.
Si sono fatti eleggere promettendoci che avrebbero tutelato i nostri interessi non che avrebbero venduto lo sfruttamento delle nostre acque e del nostro territorio al migliore offerente del mercato.
La Compagnia Valdostana delle Acque deve restare totalmente pubblica e totalmente valdostana.
Se la venderanno chiederemo a chi ci governa di restituirci, con gli interessi, i nostri soldi.

La vendita di un terzo della Compagnia Valdostana delle Acque non può essere fatta alla chetichella. Secondo noi la vendita di un bene pubblico di tale importanza deve avere rilevanza pubblica. Si sta cercando di vendere un bene comperato con i soldi dei valdostani ad insaputa dei valdostani stessi. Qualcosa non funziona.

Paolo Meneghini